La gastronomia dei frutti dimenticati: di Graziano Pozzetto |
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Lampone |
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Arbusto selvatico, della famiglia delle rosacee, cespuglioso, cresce vigoroso nelle zone collinari, nelle siepi e cespugli, negli incolti, nelle macchie dei boschi, infestante e assai fruttifero, nei terreni di riporto, nei luoghi petrosi, relativamente aridi, accanto a corsi d'acqua; spogliante; molto comune in collina; di clima torrido ma anche temperato; ama il sole; si sviluppa per disseminazione spontanea; si adatta a tutti i tipi di terreno; molto apprezzato; di maturazione annuale; frequentemente rinselvatichito. Pianta assai coltivata (assieme alle more di rovo) per i suoi deliziosi frutti, che si raccolgono man mano che maturano; si procede per divisione di cespi o trapianto di polloni, allevati a spalliera e in filari, nelle varietà a frutti giganti, privi di spine e rifiorenti; il loro sapore comunque non è quello offerto dai frutti selvatici!. Il lampone coltivato richiede zone soleggiate, ma si adatta anche tra gli alberi, si rivela pianta molto produttiva e di precoce maturazione, ramifica con facilità e necessita di potatura e di sostegni, le varietà si diversificano dal colore del frutto e dalla frequenza e dalla lunghezza della fruttificazione. Per tradizione, in collina, "l'azdora" amava mettere i lamponi maturi e appena raccolti, in un vaso con grappa (arricchita di zucchero, con spezie, integrata con alcool o distillato di vino). Più precisamente nel grande vaso si immettevano, man mano che si rendevano disponibili, le più diverse varietà di frutti, lamponi compresi. La frutta con un po' del suo liquore veniva offerta all'ospite di riguardo, oppure servita su creme e gelati, oppure sopra la frutta (pesche ad esempio). I lamponi, dolcissimi se maturi, aspri (e improponibili) se acerbi, si raccolgono durante l'estate, quando assumono il loro bel colore, secondo l'andamento climatico possono maturare anche verso l'autunno. Sono ricchi di vitamine, acidi, zuccheri, sali minerali, aromi naturali; hanno gusto assai gradevole (per questo utilizzati in farmacopea) e sono altresì ricchi di sostanze coloranti. Di conseguenza sono apprezzati come energetico, ricostituente vitaminico, digestivo, diuretico; usato anche in cosmesi. La loro naturale fragilità non li renderebbe adatti alla surgelazione casalinga, anche se tale pratica viene riservata alle varietà coltivate. Meglio ricorrere ad altri impieghi, tanti e validissimi. I frutti vanno raccolti con cautela, maturi si staccano agevolmente dai loro ricettacoli, se troppo maturi i frutti si sfaldano in tante piccole palline rotonde, di colore rosso violaceo ancora più intenso. Come utilizzare i lamponi Il lampone fa parte della famiglia dei frutti di sottobosco, proposti sempre più a fine pranzo, unitamente a fragoline, more, mirtilli, ribes, uva spina. Si gustano freschi al naturale, appena raccolti, considerando come già osservato la loro deperibilità. In cucina si prestano a tantissime preparazioni, è consigliabile che siano proposti in modi semplici e immediati, al naturale, cosparsi di poco zucchero, a cui si possono aggiungere succhi di agrumi, panna liquida (poca per carità!), vini aromatici (tipo Moscato d'Asti e Brachetto d'Aqui); nelle macedonie di frutta fanno sempre la loro bella figura. Un'altra regola fondamentale è quella di utilizzarli al più presto dopo la raccolta (eliminati attentamente i piccioli) non solo per coglierne al massimo sapori e fragranze, ma per prevenire ammaccature; necessitano di immediato e lievissimo lavaggio nell'acqua fredda, oppure collocandoli delicatamente nello scolapasta e immergendoli nell'acqua. La loro connaturata morbidezza agevola l'eliminazione dei semini e l'ottenimento del succo premendoli con un mestolo di legno dopo averli adagiati su un colino piano; oppure ricorrendo più praticamente al frullatore, per poi filtrarli alla fine per eliminare i semini. Tante dunque le preparazioni: marmellate; gelatine; sciroppo; liquori; acqueviti; confetture; salse dolci; sorbetti; budini; bevande; dolci; guarnizioni; in gelateria; in pasticceria; per torte, crostate; salse per piatti a base di carne e pesce; nei dessert in genere. Tantissime le ricette (e ci scusiamo di qualche ripetizione) ai lamponi, considerando che sotto lo stesso titolo le versioni e le varianti sono tante; tante le ricette in cui i lamponi entrano a complemento o in ruolo secondario; tanti i ricettari e i manuali di cucina che riportano nelle ricette questo delizioso protagonista.Considerarlo oggi tra i frutti dimenticati potrebbe essere, non solo sembrare, una forzatura, considerando la fama di cui ancora gode. Ecco dunque un elenco antologico proposto alla rinfusa: canederli di ricotta su salsa di lampone; le artusiane ricette della gelatina di lampone in gelo e dell'acetosa di lampone; lamponi al gelato di crema; salsa di lamponi con panna cotta; torta di lamponi in varie versioni; bibita di lamponi; bavarese ai lamponi; elisir di lamponi; sciroppo di lamponi; confettura di lamponi; sorbetto di lamponi; crema di lamponi; salsa Carlton di lamponi; lamponi all'arancia; lamponi con panna acida; semifreddo di lamponi sciroppati; lamponi sciroppati; ribes ai lamponi; vino di lamponi; lamponi in crosta; lamponi nascosti; minestra di lamponi; risotto di lamponi; pudding all'inglese; lamponi alla crema; latte ai lamponi; miglio ai lamponi; savor di lamponi; insalata di lamponi; aceto di lamponi; supreme di lamponi; ciliegie ai lamponi; ratafià di lamponi. Altre ricette possono diventare interessanti come l'acetosa di lamponi, piacevole se destinata a bibite rinfrescanti e diuretiche, nel contempo indicata negli stati influenzali; oppure riservare la gelatina di lamponi alle merende dei bimbi. Suggestiva anche la ricetta dello sciropposo "vino" di lamponi, ottenuto mettendo a macerare, per alcuni giorni, i frutti in un vino rosso importante per corpo e alcolicità (il pensiero va ad una riserva ben selezionata, adeguatamente maturata e affinata sia nel legno che in bottiglia). Il composto ottenuto viene filtrato con una garza o tela, ricorrendo anche a succo di limone; infine dopo aver pesato tale composto, aggiungere uguale quantità di zucchero. Per ottenere una buona amalgama occorre bollire il tutto per 5 minuti circa. Infine si imbottiglia e si conserva in luogo fresco (come ad esempio in permanenza in frigorifero). Gli usi del "vino" sono vari, alla stregua di un qualsiasi sciroppo di frutta, per guarnire dolci e composte di frutta, quale liquore leggero in alcool, diluito in acqua frizzante fresca di frigorifero. Ricette proposte Succo o sciroppo di
lamponi Liquorino di lamponi |
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